Descrizione
Oggetto del presente volume è la riqualificazione e il riutilizzo di una porzione di città dismessa, o quantomeno, sottoutilizzata ed in parte abbandonata a se stessa. Destino, questo, riservato a molte aree urbane, sia della città di Parma, di cui ci siamo occupati direttamente, sia della maggior parte delle città europee, in cui l’espansione urbana che ha costruito l’anello periferico nel secondo dopoguerra è stata scavalcata dalle espansioni recenti, con il risultato di aver dimenticato sacche di tessuto urbano inconcluse e semiabbandonate.
Questa superficiale pianificazione, che si è occupata di costruire esclusivamente nuove volumetrie senza tener conto dello spreco di suolo, trascurando completamente la riqualificazione di un cospicuo patrimonio edilizio preesistente, ha caratterizzato l’urbanistica e la cattiva amministrazione per molti decenni della nostra storia urbana. Senza temere di generalizzare potremmo sostenere che tutto ciò sia avvenuto a partire dalla ricostruzione post-bellica fino ai giorni nostri quando è stata scoperta, con grave ritardo rispetto all’effettivo stato delle cose, la politica del riuso, della riabilitazione e della valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Questo sconsiderato atteggiamento, di cui tutti siamo testimoni, ha prodotto sacche irrisolte all’interno del tessuto urbano consolidato, porzioni di città che potremmo definire letteralmente “aree relitte”.
Vittorio Uccelli