Descrizione
Il filo conduttore del libro è costituito dalla centralità della storia che, intesa come deposito della memoria e del significato, conferisce continuità all’esperienza dell’essere umano e getta solide basi per il suo spirito di ricerca. La promessa del presente e l’anticipazione del futuro sono arricchite da questa eredità quando un modernismo intelligente la giudica con consapevolezza. Uno dei temi affrontati dall’autore riguarda proprio la modalità di insegnamento della relazione fra storia e contemporaneità in un’epoca come quella attuale, caratterizzata da contesti scolastici sovraffollati e da una società consumistica che aspira ossessivamente alla costruzione di edifici concepiti come narcisistici oggetti firmati da architetti assurti al rango di celebrità.
In queste pagine il lettore troverà delle riflessioni sugli scritti di autori canonici —Vitruvius, Alberti, Laugier, Boullée e Quatremère de Quincy — e moderni — T.S. Eliot, Ernesto Rogers, Aldo Rossi e Giulio Carlo Argan — così come di esponenti d’una generazione più recente. Nella seconda parte di quest’antologia, Delledonne introduce il lettore al magnetismo mistico del Passato, quasi costituisse la visualizzazione concreta del Tempo che, per sua stessa natura, evoca la forza suggestiva dell’immaginazione. Lo studio del passato, riferito tanto al singolo edificio quanto al contesto urbano, può aiutare a far leva sulle potenzialità creative per foggiare una nuova architettura, a patto che l’architetto non si perda in questioni di stile, ma si concentri piuttosto sulle risonanze che la lunga eco dell’esperienza umana, generazione dopo generazione, fa affiorare nella sua mente. (R.A. Etlin)