Descrizione
Si potrebbe partire dalla domanda: ha ancora senso parlare di archetipi, in architettura e non solo? Qual è il loro ruolo per il progetto di architettura e, soprattutto, è ancora operante? Riferirsi agli archetipi, o il “ritornare ad essi”, nasce innanzitutto da una esigenza di intelligibilità delle forme per contrastare l’insensatezza di quella parte dell’architettura contemporanea che programmaticamente ha rinunciato ad ogni legame con l’adeguatezza delle forme, con la costruzione e con la possibilità di definire caratteri appropriati rispetto ai temi assunti. Se l’Aula «denota un particolare archetipo, o per meglio dire una “sintetica idea spaziale”, che combina e unifica diversi archetipi preesistenti», mutatis mutandis, l’Ipostilo, oggetto di questo studio, in quanto archetipo o sintetica combinatoria di elementi primi, sta alla base di ogni costruzione che si fondi sulla modulazione isotropa o anisotropa della costruzione tettonica.
Renato Capozzi