Descrizione
Prendendo le mosse da una statua in bronzo, Giuditta, di Bruno Innocenti, l’autore dipana il complesso groviglio di motivi culturali e le vicende che stanno alla base della storia dello scultore: il libro costituisce così un raro esempio di indagine iconologica e psicologica su un artista moderno, in un tempo in cui la critica d’arte tende sempre più a divenire formale e a staccarsi da ogni fondamento storico.
Marco Fagioli nasce e vive a Firenze; è autore di saggi e cataloghi sulla pittura cinese e giapponese e sulla scultura e pittura antica e moderna. Tra le sue opere ricordiamo: Utamaro, 1977; Shunga. Stampe erotiche giapponesi, 1990; Filippo Lippi, 1997; Egon Schiele, 2002; Edvard Munch, 2003; Scultura. Metamorfosi della materia, 2005; i cataloghi Il Parco-Museo Quinto Martini a Seano, 1997; Bruno Innocenti, 1996; Giunio Gatti, 1913-1995; i cataloghi delle grandi mostre sull’arte toscana del Novecento Come un paese in una pupilla, 1993, L’immagine della società, 1999 e Immagini del Sacro nell’arte toscana del Novecento, AIÓN Edizioni, 2004. Recentemente ha realizzato due studi monografici su Elisabeth Chaplin e Anton Luigi Gajoni, AIÓN Edizioni, 2001. In Inghilterra ha pubblicato importanti contributi in riviste specializzate su Walter Sickert and Edward Hopper, 1995 e Lionel Wendt and the discovery of Exoticism, 1996.