Descrizione
Il progetto di architettura contemporaneo si definisce sempre più come progetto di ‘ri-forma’ piuttosto che come progetto di ‘fondazione’. Si applica, cioè, sempre più alla trasformazione delle forme esistenti piuttosto che alla costruzione di ‘nuove’ forme. Sul piano concettuale e metodologico non c’è molta differenza: il progetto di architettura è sempre un progetto di ‘tras-formazione’ anche quando si produce in una condizione astratta di tabula rasa. Sul piano delle tecniche compositive ci sono, invece, delle differenze che dipendono anche dalla natura dell’oggetto della trasformazione e dalla sua scala.
Gli scritti contenuti in questo libro propongono una riflessione sul progetto di trasformazione applicato a due tematiche emergenti della contemporaneità: quella della ‘riforma’ della ‘città pubblica’ e del suo patrimonio abitativo e quella della messa in sicurezza della ‘città appenninica’ e dei territori fragili. Le condizioni di crisi che interessano in modi diversi questi contesti del nostro Paese (i quartieri delle periferie delle nostre grandi città, i borghi appenninici esposti al rischio sismico e le aree soggette a rischio idrogeologico) sono considerate come opportunità di rinnovamento delle loro forme (costruite o naturali) e di rafforzamento dei loro caratteri. Riconoscendo le loro debolezze, come l’incompiutezza e la perdita di senso, e assumendo le loro intrinseche potenzialità, il progetto di trasformazione accoglie la sfida della loro ‘rimessa in forma’ attraverso la sovrascrittura di nuovi ‘ordini’ o la riscrittura di quelli soggiacenti. Di questi procedimenti è necessario definire le grammatiche e le tecniche compositive attraverso l’interpretazione critica delle forme esistenti e la sperimentazione progettuale. Lungi dal costituire un compendio di risposte e soluzioni, questo libro intende offrire un contributo alla costruzione di una ‘teoria della trasformazione’ che fornisca al progetto di architettura gli strumenti concettuali e tecnici per affrontare le sfide del nostro tempo.