Descrizione
Questo libro di Uwe Schröder costituisce un importante contributo alla riflessione sullo statuto disciplinare dell’architettura. Con evidente tensione rifondativa, e con una radicalità non usuale al pensiero contemporaneo, Schröder scrive, nei saggi raccolti in questo libro, sull’«essenza» dell’architettura. Così facendo non teme di porsi in una prospettiva inattuale, perché troppo distante dal formalismo che contraddistingue la nouvelle vague dell’architettura contemporanea. Sa bene che cercando risposte alle domande «elementari» sui fondamenti della disciplina si produce il rinnovamento del suo senso e se ne riafferma l’attualità. Questa delimitazione di campo disciplinare, che fissa con chiarezza l’orizzonte conoscitivo da indagare e le categorie attraverso cui farlo, mostra nello sviluppo della riflessione, la straordinaria ricchezza di significati umani che l’architettura può contenere e il suo insostituibile valore per la «buona vita» di una collettività. Interrogandosi sulla essenza dell’architettura, Schröder la riconosce nella sua specifica capacità di dare costituzione allo spazio. […] Uwe Schröder, collocandosi nella sparuta schiera degli architetti contemporanei interessati alla meditazione sull’architettura, sa nutrire costantemente la propria ricerca del rapporto circolare stabilito tra riflessione teorica e pratica progettuale. Quelli di noi che credono al valore dell’architettura per la città riconoscono nel suo lavoro un’importante esperienza con la quale con frontarsi.
Carlo Moccia