Descrizione
I quattro scritti raccolti nel volume sono indissolubilmente legati al nome di Giorgio Villa, architetto bolognese, docente sotto diverso titolo per quasi un quarantennio all’interno della Facoltà di Architettura di Firenze. Lo scritto che dà il titolo alla raccolta mira a rimarginare una ferita aperta nell’attuale dibattito sull’architettura. L’importanza di Villa è direttamente proporzionale alla rimozione che l’intero mondo culturale all’interno del quale ha vissuto gli ha riservato. Meditare sulla sua avventura intellettuale equivale a rivedere alla radice giudizi tanto diffusi quanto fossilizzati che, ad una più approfondita analisi, sanno più di imposizione sapientemente contrabbandata che di libera scelta, quegli stessi giudizi, quello stesso ambito su cui i due scritti successivi tenteranno di far luce”. Dall’introduzione
GIORGIO VILLA (Bologna 21 Aprile 1927 – Bologna 27 Maggio 2010) frequenta la Facoltà di Architettura di Firenze dove si laurea il 15 Novembre 1960 discutendo la tesi “Teatro-Circo o moderno carro di Tespi”. Relatore è il prof. Giuseppe Giorgio Gori, correlatore il prof. Frei Otto di Stoccarda. Dal 1960, prima come assistente, poi, dal 1971, come professore di Composizione Architettonica, svolge ininterrottamente attività didattica e di ricerca presso la Facoltà di Architettura di Firenze, privilegiando sempre tale impegno rispetto alla libera professione. Nel 1961 fonda a Bologna, insieme all’amico Mario Zaffagnini, il “Gruppo di Architetti e Urbanisti Città Nuova”. Uscirà dal gruppo già nell’anno successivo. Nel 1962 è incaricato, con l’arch. Novella Sansoni Tutino, dall’Amministrazione Comunale di Bologna, di svolgere un’indagine sull’edilizia scolastica nel comprensorio di Bologna. Il lavoro, nel frattempo esteso a livello nazionale, sarà raccolto nel volume Scuola e territorio, edito nel 1966 per i tipi della De Donato, scritto dallo stesso Giorgio Villa insieme a Novella Sansoni Tutino. Nel 1974 pubblica con Loris Macci Note per una metodologia di analisi di settori urbani nei centri storici, prima edizione Teorema, poi ristampata presso la casa editrice Medicea. Nel 1979 pubblica con Carlo Chiappi Tipo/progetto/composizione architettonica, prima edizione con la casa editrice Uniedit, successive ristampe (1980, 1981, 1982) con la casa editrice Alinea. Nel 1992 pubblica Per una didattica della progettazione architettonica. Alinea editrice. Nel 2002 pubblica Concetti linguistici & progetto architettonico. Alinea editrice.
FRANCO MORSELLI è nato a Modena il 30 Giugno 1955, dove ha sempre vissuto. Laureato in architettura a Firenze nel 1980 con Giorgio Villa, col quale ha partecipato a due concorsi ed è sempre rimasto in contatto, ha svolto la libera professione come architetto per quindici anni. Ha insegnato: Educazione tecnica nella scuola media, Disegno e storia dell’arte al Liceo Scientifico, Geometria descrittiva e progettazione architettonica all’Istituto d’Arte, poi Liceo Artistico. La concezione dell’architettura e del territorio, elaborata, attraverso la lezione di Villa, sulle teorie di Saverio Muratori, e la personale attenzione ai problemi del mondo contemporaneo, lo hanno condotto a una revisione critica del Movimento Moderno. Ha scritto due romanzi: La spada di S. Longino e La ferita alla terra quieta, oltre che, come promotore dell’associazione “Via delle Belle Arti”, diverse presentazioni per amici artisti e letterati.