Descrizione
Architetture di
BAIETTO BATTIATO BIANCO
BRUNA & MELLANO
ALESSANDRO BUCCI ARCHITETTI
ISOTTA CORTESI
ANDREA DRAGONI
LUCA MORETTO
“La conoscenza dei luoghi, del resto, è un lavoro faticoso. Non si tratta tanto di scoprirne topografie nascoste, spesso immaginarie, o rievocarne identità ataviche, mai davvero dimostrate. Un luogo, ogni luogo esiste grazie a un lungo processo di stratificazione di culture, saperi e pratiche, che possono nel tempo anche trasformarsi o diventare tra loro contraddittorie. Riconoscere tale processo, saperne distinguere le fasi e i lasciti non è facile, talvolta nemmeno possibile se l’architetto è chiamato a occuparsi di luoghi distanti, poco familiari. Nei casi migliori, tuttavia, tra l’incarico e il progetto s’inserisce una fase di silenziosa concentrazione, paragonabile al momento in cui il direttore d’orchestra, raggiunto il podio, guarda i suoi musicisti e i suoi cantanti, lentamente allarga le braccia e così crea il silenzio assoluto nel pubblico in attesa della prima nota. È in quell’attimo lunghissimo che tutti, in un lampo, sono costretti a riascoltare nella propria mente la musica da eseguire, a farla propria prima di offrirla ad altri.
Prima di intonare il proprio canto, i migliori architetti sono educati all’ascolto, attenti a cogliere la frequenza del battito cardiaco di una città o di una montagna, di una reliquia di architettura industriale o delle tessiture di un luogo, più o meno apparenti. Quella frequenza s’impegnano a (in)seguire, quel ritmo intendono far proprio e, quindi, riprodurre nell’opera nuova. Proprio tale consuetudine all’ascolto – concentrato, teso, silenzioso – pare l’attitudine tenacemente condivisa dagli autori delle opere presentate in questo volume, gli uni diversi per formazione e provenienza, le altre diverse per dimensione e scelte figurative”.
Sergio Pace