Descrizione
Le architetture illustrate in questo libro, sia quelle antiche che quelle progettate dagli studenti, costituiscono una collezione omogenea di forme attraverso cui la città contemporanea può riaffermare il modo di relazionarsi con il suo contesto naturale, aprendosi o chiudendosi verso la campagna, il mare, il suo paesaggio consustanziale. Sono tutte costruzioni di limiti molto solidi, murari, che esprimono i caratteri delle agorà greche o delle fortezze medievali con le loro mura difensive, in questo caso difensive della dissoluzione senza ordine della forma delle nostre città. […] Dov’è la rilevanza di questo approccio teorico e dei suoi relativi progetti? Forse nel ritrovamento dell’ordine profondo, della sintassi delle architetture dell’antichità classica, le cui forme, combinazione di linee orizzontali e verticali, di volumi magistrali, e la cui solidità, unita alla raffinatezza compositiva, erano disposte per raggiungere la ragione sublime dell’architettura: la bellezza.
Sì, pensiamo che sia un percorso di ricerca che reagisce fermamente e si pone come antidoto contro l’attuale modo di intendere – ormai accademico? – la relazione Architettura-Natura che imita le forme organiche dimenticando l’essenzialità di ciò che è contenuto nelle architetture considerate classiche. È tornare a proporre la concezione del mondo e del nostro habitat dal punto di vista di una cultura meridiana, nata nel Mediterraneo e diffusasi nel tempo come cultura rilevante della Terra.
Antonio Barrionuevo Ferrer
Francesco Defilippis è ricercatore in Composizione architettonica e urbana del Politecnico di Bari, dove insegna nel Corso di Laurea in Architettura, coordina il curriculum “Città e Paesaggio” della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio ed è membro del collegio del Dottorato di Ricerca “Architettura: Innovazione e Patrimonio”. Ha tenuto lezioni e conferenze in università italiane e straniere, tra cui l’Università del Montenegro, l’Università di Coimbra, il Centro Universitario “Barão de Mauá” (SP-Brasile), l’Università di Siviglia, l’RWTH di Aachen, l’Università di Sarajevo. Ha curato mostre e workshop di architettura in Italia e all’estero.
Le sue attività di ricerca scientifica, condotta nell’ambito di ricerche dipartimentali, nazionali e internazionali, e di sperimentazione progettuale, svolta soprattutto attraverso la partecipazione a workshop di progettazione e concorsi di architettura, sono documentate nelle sue numerose pubblicazioni e divulgate attraverso la sua partecipazione a convegni e mostre di architettura nazionali ed internazionali. Tra le sue pubblicazioni si segnalano le monografie Architettura e stereotomia (Roma, 2012) e Lo spazio domestico nel moderno. Variazioni sulle forme storiche dell’abitare (Firenze, 2012).