Descrizione
Nelle città del nostro tempo, quel felice rapporto tra le forme dell’architettura e le forme del sostrato orografico su cui si costruiva la bellezza della città antica non è più ricercato: le tecniche permettono di modificare la forma del suolo assumendo la tabula rasa come condizione favorevole al disporsi della forma architettonica che diventa autoreferenziale. La ricerca delle forme proprie della città contemporanea e della loro continuità con il mondo, deve ripartire dai suoi fondamenti insediativi, cioè dal rapporto che le forme dell’architettura devono stabilire con le forme della Terra, assumendo l’ordine della geografia, come struttura soggiacente, per ritrovare parte del significato e dell’identità perdute. Il territorio può, allora, tornare ad essere considerato come ambito specifico del progetto di architettura stabilendo nuove e più chiare relazioni tra forme capaci di esprimere, attraverso risonanze allusive, una salda relazione all’interno di un processo storico aperto, accogliendo l’invito del mondo in cui vanno a collocarsi. Il progetto, considerato come modificazione di ciò che gli preesiste, è coerente con la cultura del nostro tempo non più incline a radicali ri-fondazioni ma a trasformazioni: la ricerca di continuità con i luoghi e con le culture presuppone una postura conoscitiva e modificativa, capace di riconoscere il valore del passato, cioè della “tradizione” insediativa e abitativa come possibilità per il presente, come una virtualità che può inverarsi attraverso il progetto. Questo libro intende quindi offrire un contributo alla comprensione del valore della relazione tra geografia e architettura nella costruzione della città e del territorio, sviluppando una riflessione sulla modificazione come strumento concettuale per affrontare alcuni temi critici della contemporaneità, come la riforma della città e dei suoi spazi pubblici, la messa in sicurezza della città appenninica e delle città fragili, la forma del limite tra città e natura, la relazione tra città e porto, usando la sperimentazione progettuale come strumento di indagine applicato alla città contemporanea e al suo rapporto con la natura.
Michele Montemurro insegna Composizione Architettonica e Urbana (ICAR 14) nel Dipartimento ArCoD del Politecnico di Bari; fa parte del gruppo di ricerca “Design for Heritage” e del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca PasaPMED Patrimoni archeologici, storici architettonici e paesaggistici mediterranei, costituito dal Politecnico di Bari, Università di Bari e CNR. Su invito o in qualità di Guest Professor ha tenuto lezioni in numerose
università italiana e straniere tra cui le Università di Cuenca (Castilla-La Mancha), di Prishtina(Facoltà di architettura), Tirana (Polis, Marin Barleti, Politecnico), l’ETSAB di Barcellona, la FAUP di Porto, la PUC di Santiago del Cile.
Ha curato mostre, seminari e workshop di architettura, ha partecipato a seminari e conferenze in Italia e all’estero. Attualmente svolge attività di ricerca sui temi delle nuove forme dell’abitare, della riforma della città pubblica e delle periferie della città contemporanea, dell’housing universitario e dell’housing sociale, dell’edilizia scolastica, della messa in sicurezza delle città e dei territori fragili, del rapporto tra il nuovo e l’antico nel progetto per il patrimonio storico e archeologico. Le sue attività di ricerca scientifica, condotte nell’ambito di ricerche dipartimentali, nazionali e internazionali e di sperimentazione progettuale, svolte soprattutto attraverso la partecipazione a Bandi europei, workshop di progettazione, concorsi di urbanistica e architettura, sono documentate nelle sue numerose pubblicazioni e divulgate attraverso la sua partecipazione a convegni e mostre di architettura nazionali e internazionali. E’ Responsabile Scientifico di numerosi progetti di ricerca applicata nazionali e internazionali. Tra le sue pubblicazioni si segnalano le monografie: La costruzione in pietra da taglio in Francia e in Italia secc. XVIII-XX (Roma 2012), Le Terre, Borghi murati (Firenze 2016), Il Limite della Città. Progetti per Matera (Napoli 2020), Michele Montemurro, Luoghi, Progetti, Architetture (Firenze 2023).