Descrizione
Esaminare, descrivere, giudicare: è questa la trilaterazione che compedia l’esercizio critico dell’opera d’arte. In altri tempi la critica era intesa come ‘arte del giudicare’; oggi, prevale più il suggerimento di Jonesco, secondo cui ‘il critico deve descrivere e non prescrivere’. Critica, dunque, come attività intellettuale volta a distinguere valore e interesse nell’opera.
Qui non c’è alcun programmatico impegno di metodo (perché, a tal fine, vi sono manuali disciplinari); c’è invece una raccolta di ‘letture’ su casi reali: esercizi che possono servire da guida, da suggestione e da verifica alla pratica della ‘critica militantei’.
Francesco Gurrieri