Descrizione
Questo libro raccoglie il frutto della ricerca di uno studio minuzioso realizzato per conoscere in profondità un preciso territorio, ossia l’area meridionale del Salento, la penisola della Puglia situata tra il mar Ionio e il mar Adriatico nel sud – est Italia. Il lavoro del professore Michele Montemurro si inscrive all’interno di un programma di ricerca di un gruppo costituito da docenti che insegnano all’interno della scuola di Architettura di Bari. Più in generale, l’ipotesi di partenza di questo gruppo sta nel considerare che esiste una sorta di tradizione positiva, all’interno delle forme dello stabilirsi degli uomini, che merita d’essere esplorata, riconosciuta e riscattata, e che tale positività vive, in larga misura, del tipo di relazione che coesiste tra i sistemi dell’insediamento e le forme fisiche della terra. […] Tale studio mira ad individuare i modi di relazione tra i sistemi di insediamento dell’uomo e la forma della terra nel territorio salentino meridionale, al fine di dimostrare in quale maniera queste modalità abbiano contribuito a delineare la sua identità nel tempo, o meglio: in quale maniera questo territorio sia giunto ad essere come è, sino a configurarsi come un paesaggio.
Antonio Armesto Aira
Michele Montemurro (1962) si laurea in Architettura nel 1989 allo IUAV di Venezia. Borsa di studio biennale del CNR nel 1993-95, PhD in Progettazione Architettonica e Urbana nel 2000. Dal 2004 è professore aggregato di Composizione architettonica e urbana nel Politecnico di Bari. Insegna restauro del paesaggio, analisi delle morfologie urbane e delle tipologie edilizie, progettazione architettonica e urbana nel Politecnico di Bari e nell’Università di Basilicata. Ha partecipato a numerosi allestimenti e workshop tra cui la mostra “Città di Pietra”, 10a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, (10.09 / 18.11.2006) ed è coautore della relativa pubblicazione. Nel 2016 è risultato vincitore con il DICAR della Consultazione Internazionale per il PUG di Kukes (Albania).
