Pausilypon

25.00

Architettura e paesaggio archeologico

A cura di Renato Capozzi, Gaetano Fusco, Federica Visconti

 

Pagine: 128. Formato 16×24 cm.

Illustrazioni in b/nero

Data di pubblicazione: 2019

 

ISBN 978-88-98262-73-1

ISBN: 978-88-98262-73-1 Categorie: , Product ID: 2351

Descrizione

L’archeologia connaturata com’è alla finitudine delle pietre trova un senso nella fitta rete di legami con il paesaggio, con la natura, con la città, con la società. Nel Pausilypon il fascino della villa di Vedio Pollione trova le sue ragioni in primo luogo nella pura fisicità del sito, dove qualcosa di celato e coperto spesso e ancora inaspettatamente torna alla luce. É luogo segnato da una verticalità stratigrafica la cui millenaria sedimentazione architettonica è oggi lacerata ma non completamente cancellata. È argento vivo di percezioni e visuali prospettiche, memorie e rovine combinate a costruire un’immagine architettonica unitaria. [Gaetano Fusco]

In continuità con la lezione […] dell’architettura tout court, della fiducia nella possibilità che il progetto sappia rideterminare e risignificare le rovine ridando a quelle tracce labili ma potenti la dignità di spazi per la vita appare […] il lavoro sulla Villa Imperiale di Pausilypon e sul suo teatro raccolto in questo volume. Interventi di volta in volta misurati e calibrati al valore dei manufatti oggetto dell’intervento: il Teatro, l’Odeon, la pars marittima. Un modo di lavorare con l’archeologia che ha ancora fiducia nelle possibilità dell’architettura, nella sua tradizione che da quello stesso archè proviene. [Renato Capozzi]

Il progetto […] nei due workshop napoletani della Accademia Adrianea è stato […] utilizzato come strumento per reimmettere ‘memorie’ nel corpo vivo della città e del territorio, evitando di ridurre l’intervento a una semplice perimetrazione e isolamento di resti archeologici ma lavorando, a partire da essi, per ritrovare ancora i possibili luoghi di rappresentazione della collettività, ordinati secondo gerarchie differenti, ciascuno con il suo proprio ruolo, eppur capaci di recuperare ognuno il proprio valore di elementi necessari alla comprensione dell’insieme: cosa particolarmente pertinente in un caso come il Pausilypon dove l’idea lecorbusieriana di unità nel particolare e tumulto nell’insieme sembra quanto mai adeguata […]. [Federica Visconti]